Di scrittura, educazione e senso

Di scrittura, educazione e senso
Prospettive pedagogiche e civili della narrazione
Il volume propone, con opportune argomentazioni, riflessioni e indicazioni di lavoro sulla scrittura femminile e romanzesca, soprattutto di Anna Maria Ortese, Elsa Morante e Fabrizia Ramondino, sul nesso tra mito e infanzia, su orfani e fanciulli divini, sulla formazione intellettuale e sulla narrazione autobiografica e memoriale, sulla decisiva funzione della letteratura civile nei prigionieri politici del Risorgimento italiano e della dittatura fascista.
La letteratura non è un gioco sterile – auspicava Luigi Settembrini, esortando i lettori di ogni tempo – ma ha un’alta funzione sociale all’interno della quale autore e lettore, instaurando un’azione pedagogica, che si realizza nell’apprendimento continuo, agiscono vicendevolmente.
La scrittura letteraria, da diverse e molteplici angolazioni, stimola il piacere del racconto e introduce all’educazione civica. Ciascuna narrazione assume una funzione notevole, veicola messaggi e favorisce l’attiva partecipazione del lettore, il quale, calato nell’attualità, rivive fantasticamente il materiale mitico e fiabesco nella sua antropologia storica.
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Recensioni
Nunzia D'Antuono
> torna suPhD e già assegnista di ricerca, è attualmente professore a contratto di Letteratura per l’infanzia nel Dipartimento di Scienze Umane, Filosofiche e della Formazione dell’Università di Salerno. Ha pubblicato numerosi studi monografici e diversi saggi in riviste e volumi collettanei, gli ultimi dei quali incentrati sulla pedagogia della narrazione e sulle valenze educative della scrittura letteraria.
Caratteristiche
Anno: 2021Numero pagine: 144
ISBN: 978-88-382-5125-2
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